Come si diventa pilota UAS (drone) Open A2. La guida completa.

Come ottenere facilmente il patentino A2 per droni

Pilotare un drone è diventato negli ultimi anni un passatempo molto amato, e per alcuni è anche una parte del proprio lavoro.
Che siate piloti per scopi ricreativi o preferiate usare un drone con finalità professionali è importante conoscere tutte le regole che girano intorno a questo mondo.
Chi desidera diventare un pilota UAS Open A2, troverà in questa guida tutte le informazioni necessarie per far spiccare il volo al proprio drone in totale sicurezza.
Per prima cosa capiamo come conseguire il patentino drone A2.
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UAS OPEN A2. Tutte le norme e i regolamenti per i piloti di droni

Il primo gradino da scalare per diventare un pilota UAS Open A2 è conoscere le norme e i regolamenti per l’utilizzo di droni, sia a livello nazionale che locale. È importante apprendere le leggi sui droni e le restrizioni sul loro utilizzo, in modo da poter volare in modo legale ed evitare multe e danni.
Accedere a questa conoscenza è semplice.
Esistono corsi di formazione AUS, che forniscono tutti i dettagli necessari per far spiccare il volo ai propri aeromobili. E già, infatti anche i droni più piccoli vengono definiti dal Codice della Navigazione italiana degli aeromobili a tutti gli effetti.
I corsi possono essere completati online o in presenza, a seconda delle necessità del singolo studente. La formazione fornirà le conoscenze di base sul funzionamento dei droni e le competenze tecniche necessarie per pilotarli.
Appresa la parte teorica completando il corso di formazione, è importante accumulare esperienza di volo con il drone. Questa fase si supera attraverso voli di prova o delle simulazioni. Più voli si eseguono, meglio si esercitano le proprie abilità e più semplice sarà diventare un bravo pilota di droni. Le competenze apprese simulando il volo saranno parte integrante dell’esame da superare.
Dopo la formazione è possibile sostenere l’esame e ottenere così il patentino UAS (drone) Open A2.
Senza questo documento è impossibile far volare droni dal peso di 250 grammi in su, e sono vietati i voli nei centri abitati e in luoghi dove sono presenti persone.
Viceversa il patentino permette al pilota di sorvolare i cieli italiani e di tutti gli stati UE, compresi Svizzera, Islanda, Norvegia e Lichtenstein.
Scopriamo in cosa consiste l’esame.
Per ottenere il patentino A2 bisogna rispondere a 30 domante.
L’esame consiste nel superamento di un test composto da domande a risposta multipla da completare in 60 minuti.
Per ogni risposta corretta si guadagnano due punti, mentre le risposte errate o lasciate in bianco, corrispondono a 0 punti.

Si supera l’esame quando il punteggio è uguale o maggiore di 45 punti, cioè quando si è risposto correttamente al 75% delle domande.
Un candidato può provare a sostenere l’esame 5 volte di seguito, in caso non arrivasse alla soglia necessaria per il superamento. Se anche l’ultimo esame risulta essere non superato l’esaminando potrà sostenere una nuova prova ma facendo passare 15 giorni dall’ultimo esito. Questa pausa serve al futuro pilota per riprepararsi al meglio e arrivare preparato ai questiti finali.

Droni. La categoria Open

Scendiamo ora nel dettaglio dell’ attestato UAS (droni).
Le operazione UAS sono suddivise in tre categorie. Open, Specific e in ultimo Certified.
La categoria Open è suddivisa in tre sottocategorie chiamate A1, A2, A3.
La categoria A2 permette di gestire droni dai 500 grammi fino a 4 chilogrammi, necessita di addestramento pratico del mezzo, e dell’esame teorico che va sostenuto in un centro sia esso fisico che on line, purché certificato ENAC.
Infine per volare bisogna registrare il proprio mezzo, e occorre avere sempre un’assicurazione valida, che copra eventuali danni.
È interessante sapere che possono ottenere il patentino A2 tutti coloro che hanno compiuto 16 anni.