Gli stambecchi delle Alpi Marittime, specie protetta dal 1992Gli stambecchi delle Alpi Marittime, specie protetta dal 1992

Lo stambecco nella metà del XIX ha rischiato l’estinzione, in quel periodo era presente solo nell’allora Riserva reale di caccia del Gran Paradiso con cento esemplari, negli anni ’20 del Novecento fu reintrodotto nelle Alpi Marittime, anche questo territorio di caccia per volere del Re d’Italia.

Oggi, grazie a diversi censimenti si contano più di 15000 esemplari di stambecchi distribuiti su un’ampia area tra cui, le due aree protette delle Alpi Marittime e del Mercantour.

Tra gli anni ottanta e novanta, la collaborazione tra i vari parchi ha permesso la diffusione di questa specie animale sul territorio delle Alpi Meridionali.

Informazioni sullo stambecco

Lo stambecco è un mammifero che appartiene all’ordine degli Artiodattili, le femmine sono di taglia più piccola dei maschi, hanno un peso tra i 40 e i 65 kg e altezza pari a 70-80 cm, mentre le corna sono più corte circa 33 cm.

I maschi possono raggiungere il peso di 120 kg e un’altezza al garrese di 85-92 cm, mentre le corna sono molto sviluppate fino a 95 cm.

Lo stambecco si arrampica su qualsiasi superficie ma preferisce i versanti ripidi e le pareti rocciose poco accessibili della montagna, quando la neve si scioglie, a volte scende a quote inferiori alla ricerca di erba fresca.

I boschi fitti sono la barriera ideale per gli spostamenti dello stambecco, un animale che scopre nuovi territori con molta lentezza.

A partire dal 1977, lo stambecco è stato legalmente considerato una specie particolarmente protetta in Italia, per poi diventare specie protetta nel 1992.

Seguire lo stambecco online

Grazie a una nuova iniziativa che va a inserirsi nel progetto Alcotra-Lemed-Ibex , che prevede la collaborazione del Parco delle Alpi Marittime con quello del Gran Paradiso e col Parc National du Mercantour, è possibile scoprire come si postano gli stambecchi e quali distanze coprono ogni giorno.

Sono stati installati dei collari GPS su alcuni esemplari insieme a marche auricolari, che consentono di seguire tutti gli spostamenti all’interno della mappa interattiva del Parco.

Gli stambecchi dotati di GPS appaiono sulla cartina del Parco come spot colorati, è sufficiente cliccarci sopra per scoprirne l’identità, ognuno ha un nome e un colore di riconoscimento per facilitare la consultazione.

Sono più di 30 gli stambecchi che hanno il nome sul radiocollare, usando un comune binocolo si può scoprire l’identità e poi cercare sulla mappa interattiva anche quando si sta esplorando la zona per conoscere tutte le informazioni che lo riguardano.

Questa iniziativa ha una finalità scientifica e didattica ben precisa, se per i visitatori e per i curiosi è un modo per divertirsi e saperne di più sulla vita di questi mammiferi, per il Parco è un ulteriore modo per proteggerli.

Infatti, grazie al collare GPS si possono osservare gli spostamenti e intervenire in caso uno stambecco vada fuori dai confini dell’area protetta laddove il rischio di bracconaggio è molto alto.

Inoltre, il portale online è anche uno strumento divulgativo importante e interessante perché permette di far conoscere gli stambecchi e, in futuro, anche altri animali che vivono sulle Alpi Marittime e scoprire le zone in cui sostano e si spostano.

Ricordiamo che è possibile anche fare trekking all’interno del Parco Naturale delle Alpi Marittime, sono tante le agenzie che organizzano escursioni per scoprire le bellezze del luogo e per incontrare gli stambecchi.

Chi ama fare trekking e immergersi nella natura può trovare in queste zone la meta ideale, se non volete affidarvi ad agenzie, vi consigliamo di rivolgervi ai vari punti informativi del Parco per scoprire i sentieri e i percorsi che è possibile percorrere o, in alternativa, mettersi d’accordo con una guida specializzata.